La scelta del materiale per il pavimento di un ambiente lavorativo è di fondamentale importanza nel settore
agroalimentare ma non solo, anche i settori
clinico-ospedaliero, HO.RE.CA e laboratori di pharma e cosmesi necessitano di una pavimentazione specifica.
Il dilemma ricorrente è:
resina o klinker? Sono questi due infatti, i prodotti più utilizzati per la realizzazione di pavimenti industriali, entrambi hanno pro e contro, pertanto scegliere significa valutare attentamente il
settore produttivo e le
caratteristiche strutturali ed operative dell'impianto.
RESINA: SOLUZIONE CONTINUATIVA
La resina è indicata quando sussiste la necessità di
intervenire in modo veloce e non invasivo, ad esempio nel caso di
ristrutturazioni, poiché questo prodotto
può essere facilmente applicato su di un pavimento esistente senza rimuovere necessariamente il precedente.
Se da un lato questa soluzione favorisce la velocità e la facilità di realizzazione del pavimento, dall'altra bisogna tenere conto che la sua durata è decisamente inferiore rispetto al klinker, ciò significa che con il passare del tempo potremo assistere all'
effetto dell' "esfoliazione" tipico dei pavimenti in resina. Così come la posa, anche il ripristino di un pavimento in resina è facile e veloce, ma il risultato della zona trattata sarà esteticamente diverso rispetto alla pavimentazione originale.
KLINKER: SOLUZIONE DURATURA
La piastrella in
klinker è la soluzione
più adatta ad interventi strutturati che mirano a durare nel tempo. Infatti, questo materiale è per denominazione più
resistente agli stress termici, chimici e fisici (carichi dinamici e statici) e quindi meno soggetto a deterioramenti e rotture rispetto alla resina. Qualora necessario, il ripristino di eventuali zone danneggiate avviene mediante sostituzione diretta delle piastrelle.
Un altro aspetto che non si deve sottovalutare in ambiente produttivo è il grado di antiscivolo della superficie poiché i pavimenti usurati o non idonei all'area di produzione aumentano il rischio di caduta o scivolata, una delle cause principali di incidenti sul lavoro. Sotto questo punto di vista la piastrella in klinker è un ottimo alleato della sicurezza grazie alla sua larga scala di antisdrucciolo che va da un minimo R9 fino ad un massimo R13.
FATTORE IGIENE
Il tema attuale dell'igiene, che coinvolgerà sempre più le imprese in futuro, è regolato da severe istruzioni dettate dall'
HACCP (
Hazard Analysis Critical Control Point) e che riguardano anche la pavimentazione.
La resina, pur essendo una superficie liscia, è sdrucciolevole e meno resistente, i lavaggi devono essere più soft e i detergenti più delicati. Il klinker si presta meglio alla
pulizia anche attraverso strumenti più energici come le idropulitrici, spazzole o metodi più aggressivi che prevedono l'uso d'acqua calda e/o di detergenti alcalini o acidi.